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Ormai siamo tutti consapevoli dellarrivo dei robot. Infatti, i robot e i sistemi robotici stanno già cambiando il modo in cui lavoriamo e guidiamo. Gli scienziati stanno addirittura sviluppando api robotiche per contribuire allimpollinazione delle colture. Ma le piante robotiche? Attualmente, questa thought sembra scaturire direttamente dalla trama dellultimo successo di fantascienza.
Eppure, si tratta esattamente di quello che il progetto flora robotica, finanziato dallUE, intende fare.
«Con oltre la metà della popolazione globale che vive ora nelle città, la società sta rapidamente perdendo il contatto con la natura», afferma Heiko Hamann, docente di robotica di servizio presso lUniversità di Lubecca. «Ma anche in ambienti urbani innaturali, le piante possono essere utilizzate per qualsiasi cosa, dalla produzione alimentare al controllo climatico».
Ad esempio, se le piante fossero coltivate verticalmente su una parete interna, potrebbero contribuire al controllo della temperatura delledificio. Allo stesso modo, se le piante potessero crescere in spazi piccoli, o addirittura in zone con una notevole carenza di luce, le città sarebbero in grado di sbloccare il pieno potenziale dellagricoltura urbana.
«Sfortunatamente, le piante naturali non sono programmate per prosperare in questo tipo di ambienti urbani», afferma Hamann. «Ecco perché ci siamo rivolti alla robotica».
Unire tecnologia e natura
Attraverso lunione di tecnologia e natura, il progetto flora robotica sta costruendo un ecosistema ibrido in cui la robotica aiuta le piante a crescere automaticamente nelle forme, dimensioni e configurazioni innaturali richieste dagli ambienti urbani. Secondo Hamann, il crew ha identificato, progettato e testato con successo diversi metodi per la coltivazione delle piante su assorted scale e con diversi gradi di accuratezza, tra cui una singola pianta in grado di coprire unintera parete.
Attraverso lintegrazione di sensori e altre tecnologie intelligenti tra le piante, i ricercatori stanno inoltre scoprendo la capacità di una pianta di crescere in climi interni. «Grazie allintelligenza artificiale e allapprendimento automatico, possiamo ora prevedere il comportamento di una pianta in un ambiente specifico e, sulla foundation di ciò, controllarne il movimento e la crescita direzionale», illustra Hamann.
Questa tecnologia è già stata commercializzata da Cybertronica, uno dei companion industriali del progetto. La loro applicazione consente agli utenti di individuare il benessere di una pianta e apportare gli aggiustamenti necessari per migliorarne la fotosintesi. Hamann osserva che, in futuro, la stessa tecnologia potrebbe essere utilizzata per orchestrare il movimento delle foglie di una pianta. «Proprio come per le tende, vorremmo essere in grado di controllare esternamente la posizione delle foglie per considerably diventare opaca o trasparente una parete verde», aggiunge.
Il futuro è verde
Secondo Hamann, il futuro è verde e le tecnologie e i metodi sviluppati da flora robotica rappresentano un passo significativo verso questo futuro. «I metodi sviluppati in questo progetto rafforzeranno la fiducia di architetti e urbanisti nellaggiungere piante viventi ai loro progetti», afferma. «Anche i cittadini ne beneficeranno, poiché la robotica annaffierà automaticamente le nostre piante e si assicurerà che ricevano abbastanza luce».
Nonostante il progetto si sia ora concluso, il lavoro prosegue. Il crew di flora robotica non solo continua a sviluppare le proprie tecnologie, ma sta inoltre lavorando per mostrare questa tecnologia «in azione», costruendo una parete esterna su larga scala. La parete, che sarà ricoperta di piante coltivate attraverso il sistema di flora robotica, può essere esposta durante fiere dellarchitettura e altri eventi.
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